Barber Shop di Totò Morici: Campionato Libero 1983
Non è più tempo di Super Inter, ma di squadre fatte per divertirsi, per giocare partite con lealtà e sportività, ricordando i bei tempi passati, gente che usava il Martinetto per passare un quarto d’ora di spensieratezza e magari sognare un
momento di celebrità con il tiro della domenica, una traversa scheggiata, un gol in rovesciata, un dribbling mai tentato e riuscito, per poi arrivare al Bar e una pacca sulle spalle e un bravo detto col sorriso sulle labbra ti facevano sentire il
Migliore…Benny Sirchia, stopper all’antica, Paolo Cilluffo mediano settepolmoni, Peppuccio Lo Cascio, una delle bandiere
dell’Audax di Manuele Bisconti, i fratelli Manna, Filippo senza paura nella battaglia agonistica, Michele cursore dall’alto acume tattico, Paolino Aggiato giocava ovunque e non mollava mai, come don Pinuzzu Miosi, esperto centrocampista.
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Tutti al Martinetto sotto lo slogan:”lavoro e sport”, come il finanziere Lisitano, il grintoso Ninni Mirabelli; balatuna e quacina per il “falso gracile” Michele Alessandria, come tutto pieno di tintura arrivava il “pittore” Stefano Gargano, mentre l’esile Tonino Fiore si spartiva tra bistecche e Scuola. Altri tempi, altra gente, “Campioni” di vita, di Martinetto,
allegri e senza pensieri per lo spazio di una partita, in un pomeriggio assicurando un pallone, vivendo momenti che non dimenticheranno mai.
Giuseppe Morreale
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