gli allievi degli anni ‘70
In Spagna le chiamano “Cantère”, da noi oggi si chiamano “Scuola Calcio”, ma negli anni 70 anche la Polisportiva Ficarazzi creò la sua Cantera, da dove vennero fuori alcuni dei futuri giocatori che giocarono in Prima Categoria. Il Maestro di quegli Allievi era un “classico 10” alla Rivera, Michele la Bianca, che quando giocava accarezzava la palla come una piuma e Gioavanni Angileri con il suo senso geometrico dettava già i tempi come un vero maestro di musica, qual diventò in futuro e fu anche una delle colonne di quel Grande Ficarazzi.
Rosario Martorana era un trottolino che dribblava anche le pietre, giocò anche lui in Prima; anche Carletto Campanella meritava la Prima, perché vedeva la porta come pochi e tirava tanto e segnava tanto, poi l’uomo nero lo scambiò per una “formica” e Carletto restò punito; toccava di fino la sfera, giocava sulle punte dei piedi e prendeva pause Pino Bellanca; la sua chioma svolazzava nel vento quando correva come un “cavallo” e non si fermava mai, preferì il fischietto al pallone; anche Calogero Aurilio correva tanto, era talmente veloce che si batteva i corner e se li andava a ricevere…; crescendo passarono all’Audax Ficarazzi, Enzo Mezzatesta, il simpatico “porcellino”, portiere coraggioso e molto tattico; guidava bene la difesa, Totuccio Pedone, tenace terzino sulla scia del cugino Enzo. Ragazzi che insieme a tanti altri contribuirono a far diventare Grande la Polisportiva Ficarazzi.
di Giuseppe Morreale